La transizione energetica da caldaia a pompa di calore

Eliminare il gas da casa: passare dalla caldaia alla pompa di calore

Negli ultimi mesi molti nostri clienti stanno effettuando un’importante transizione energetica sostituendo la vecchia caldaia a gas con le nuove pompe di calore. Eliminare la caldaia e passare alla pompa di calore rappresenta una modifica sostanziale dell’impianto di riscaldamento e occorre valutare in maniera professionale tutte le implicazioni che possono derivare da questa importante innovazione.


Sostituisci il tuo impianto di riscaldamento alimentato dalla caldaia a gas con un nuovo impianto a pompa di calore !!!

Rivolgiti a Luminance Professional:

  1. Sopralluogo e rilievo energetico dell’edificio
  2. Valutazione dei carichi termici specifici della tua casa
  3. Calcoli termici ed eventuali interventi sull’involucro edilizio
  4. Installazione pompe di calore da parte di professionisti qualificati
  5. Gestione pratiche amministrative e burocratiche
  6. Certificazioni e pratiche per incentivi statali

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E-Mail: admin@luminance.it

Tel. 3534316923


Il passaggio da un impianto di riscaldamento a gas a un impianto alimentato da pompa di calore deve essere valutato molto attentamente, in particolare occorre eseguire dei calcoli termotecnici specifici al fine di dimensionare correttamente i vari componenti. Occorre inoltre stimare quali saranno i carichi termici della vostra abitazione e accompagnare l’intervento con eventuali migliorie dell’involucro termico.

Impianto di riscaldamento con pompa di calore ad alta efficienza e impianto fotovoltaico
Impianto di riscaldamento con pompa di calore ad alta efficienza e impianto fotovoltaico

Al fine di ottimizzare i consumi e sfruttare al meglio l’impianto a pompa di calore nel periodo estivo, quando abbiamo una abbondante irraggiamento solare, possiamo installare anche un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. L’energia prodotta nei mesi estivi potrà essere utilizzata al meglio in fase di raffrescamento, con grandi risparmi in bolletta e abbattendo le emissioni di CO2.

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Piano Salva Casa, ultime novità sanatoria 2024

Notizie e aggiornamenti sul nuovo Salva Casa 2024: interventi sanabili con il nuovo possibile condono leggero

Secondo le ultime notizie pubblicate sui principali giornali sarebbe imminente la discussione in CdM del nuovo dispositivo di legge per sanare piccole difformità o abusi e varianti eseguite in corso d’opera e altro, denominato piano Salva Casa.

salva casa sanatoria 2024

Al momento non abbiamo ancora notizie più precise o ufficiali circa la tipologia esatta delle difformità edilizie che sarà possibile sanare con il nuovo Decreto o Disegno di Legge edilizio, anche se il Ministero afferma che non sarà un condono, ma solo una sanatoria delle molte difformità “minori” che affliggono quasi l’80% degli edifici italiani.

Volendo fare delle ipotesi, in base a quello che si legge ad oggi sulla stampa possiamo intuire che i principali abusi o difformità da sanare con questo nuovo intervento normativo potrebbero essere:

a) Revisione delle tolleranze edilizie costruttive, al momento sono fissate al 2% e si presume che questa percentuale potrà essere rivista al rialzo in base all’epoca e alla tipologia di edificio.

b) Difformità edilizie tra quanto rilevato nella realtà e quanto riportato sui titoli abilitativi permessi licenze rilasciate prima del 1977. Infatti non esisteva allora la pratica relativa alle varianti in corso d’opera, per cui se durante lo svolgimento dei lavori veniva apportata una variante al progetto poi rimaneva nei fatti una difformità tra quanto realizzato e i disegni presentati al Comune inizialmente.

c) Superamento della doppia conformità, molte situazioni non sono sanabili in quanto, ad oggi, le molteplici e complesse norme edilizie di fatto rendono spesso impossibile proporre una sanatoria secondo il Testo Unico dell’Edilizia su immobili datati. Si presume quindi che si possa procedere con questa nuova sanatoria speciale, Salva Casa, riconducendo l’analisi allo stato legittimo dell’immobile rispetto alla conformità di prima realizzazione (singola conformità)

d) Cambio d’uso (tra classi omogenee), con pagamento di una sanzione pecuniaria, da stabilire in base alla tipologia di intervento specifica.

Restano molti dubbi, che solo la lettura del Decreto Legge o Disegno di Legge (vedremo quale tipologia sarà adottata) potranno dirimere. In particolare cosa accadrà in presenza di Vincoli (Paesaggistici, Idrogeologici, Parco) e in presenza di insiemi architettonici da rispettare, ad esempio in caso di spostamenti di finestre, porte, verande chiuse, e altri interventi, andrà comunque valutato l’aspetto urbanistico in relazione ad esempio ad edifici storici, particolari situazioni architettoniche, facciate di pregio, e non ultima andrà considerata la questione relativa al Salva Casa nei condomini, in quanto andranno rispettati i diritti dei terzi, degli altri condomini, e altre mille questioni che potrebbero nascere in ambienti condivisi. Tutte queste questioni andranno quando analizzate dopo una lettura attenta del nuovo Piano Salva Casa che sembra possa essere discusso già dal prossimo 22 Maggio. In attesa quindi dei prossimi sviluppi.

P R O F E S S I O N A L

Sopralluogo APE

Il sopralluogo del certificatore è obbligatorio per il rilascio dell’APE

Certificazione energetica degli edifici

La certificazione energetica degli edifici permette di avere una “fotografia” energetica dei fabbisogni e delle caratteristiche edificio-impianto in uso standard, ossia vengono ipotizzate delle specifiche di utilizzo standard per poi confrontare tra loro gli immobili in base a delle classi di fabbisogno e in base ad alcuni parametri energetici.

L’attestato di prestazione energetica (APE) è stato introdotto in sostituzione dell’ACE in vigore fino ad alcuni anni fa.

Un’altro adempimento introdotto dal D.M. 26/6/2015 consiste nella introduzione del sopralluogo obbligatorio. Il tecnico che dovrà redigere l’attestato è dunque tenuto ad eseguire un sopralluogo obbligatorio presso l’immobile da certificare al fine di eseguire un rilievo tecnico specifico per raccogliere i dati termotecnici necessari.

Quando incarichiamo un termotecnico o uno studio professionale per la redazione di un APE è dunque sempre consigliabile accertarsi che poi sarà eseguito un sopralluogo presso l’edificio. Diffidiamo quindi da quei siti o operatori commerciali che promettono di rilasciare gli attestati di prestazione energetica a distanza, on-line, tramite mail, o solo analizzando una planimetria. La legge richiede infatti un sopralluogo obbligatorio.

Questo è ovviamente un elemento a garanzia del cliente, in quanto un certificatore energetico potrà valutare in maniera compiuta l’immobile con dati ricavati da un sopralluogo e il cliente sarà maggiormente tutelato da eventuali rivalse o richieste danni dovessero emergere in futuro da acquirenti o locatari scontenti dell’immobile certificato.


luminance risparmio energetico

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