Ristrutturazioni e direttiva Case Green EPBD

La nuova direttiva Case Green e i possibili interventi di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni e degli edifici non residenziali

La Direttiva Case Green

Il giorno 8 Maggio 2024 è stata pubblicata in via definitiva la nuova direttiva europea EPBD, più comunemente conosciuta in Italia come la Direttiva Case Green. In realtà il testo riguarda molti argomenti assai importanti inerenti l’efficienza energetica e non solo le case o gli edifici residenziali. La direttiva Case Green UE 2024/1275 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e gli Stati Membri avranno circa 2 anni per recepire le norme comunitarie a livello nazionale tramite leggi e decreti attuativi validi a livello nazionale.

Il testo è molto complesso e corposo, vengono trattati molti argomenti inerenti l’efficienza energetica degli edifici e la riduzione progressiva delle emissioni di CO2 fino al target finale con un parco edilizio a emissioni zero al 2050.

In sintesi possiamo evidenziare i seguenti passaggi per i prossimi anni:

  • Nuovi edifici: dal 2028 i nuovi edifici pubblici dovranno essere ad emissioni zero, dal 2030 tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero
  • Per gli edifici esistenti abbiamo due percorsi distinti per gli edifici residenziali e gli edifici non residenziali. In particolare per gli edifici non residenziali gli Stati membri dovranno fissare delle norme minime di prestazione energetica sulla base delle emissioni del parco edilizio al 2020 con target prefissati al 2030 e al 2033. Per gli edifici residenziali il loro consumo medio globale dovrà diminuire del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. A questo scopo dovranno essere riqualificati almeno il 55% degli edifici con le prestazioni peggiori. Quindi ad esempio per il 2030 dovremo ridurre del 16% il fabbisogno di energia globale andando a ristrutturare o riqualificare almeno il 55% degli edifici con le peggiori prestazioni energetiche. Se questo non dovesse essere sufficiente per raggiungere la quota del 16% occorrerà integrare in altro modo.
  • Esclusioni dalla Direttiva Case Green: Secondo il testo in Gazzetta dovrebbero essere esclusi i seguenti casi: edifici storici, luoghi religiosi, casette inferiori a 50 mq isolate, case per utilizzo saltuario o per vacanze estive, edifici di forze armate, e altri casi particolari.

Possibili interventi di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni.

Sono molti gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione che possiamo eseguire per migliorare la classe energetica degli edifici e la tecnologia attuale permette di intervenire in molti ambiti sia che riguardino l’involucro edilizio sia la parte degli impianti tecnologici, a titolo di esempio possiamo considerare:

  • Isolamento termico a cappotto delle pareti esterne
  • Coibentazione delle pareti esterne dall’interno
  • Sostituzione degli infissi vetusti con modelli a bassa trasmittanza termica
  • Isolamento termico della copertura, tetti con materiali isolanti
  • Isolamento termico del sottotetto e della soffitta, con materiali isolanti
  • Nel caso di rifacimento dei solai contro terra è possibile intervenire inserendo materiali isolanti al fine di ridurre le dispersioni verso il basso
  • Sostituzione dei vecchi impianti termici con impianti a bassa temperatura alimentati da pompe di calore
  • Installazione di pannelli solari fotovoltaici
  • Installazione di pannelli solari termici
  • Installazione di pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria ACS in sostituzione dei vecchi boiler
  • Impianti di domotica per ottimizzare la regolazione degli impianti termici, termoregolazione evoluta
  • Sostituzione dei vecchi generatori a combustibili fossili gas gasolio gpl con pompe di calore e adeguamento dell’impianto termico

La tipologia e la normativa specifica di riferimento per l’attuazione pratica dei singoli interventi sarà comunque specificata nei Decreti Attuativi che gli Stati Membri dovranno emettere per cui sarà possibile conoscere più nello specifico la materia solo dopo la pubblicazione in Gazzetta dei vari disposti normativi dei singoli Stati.